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Negli anni del boom economico si impostava "al volo"

La fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni sessanta furono per il nostro paese un periodo di straordinaria espansione: una crescita non soltanto economica, ma tale da rivoluzionare il costume nazionale. In pochi anni cambiò tutto: abitudini di vita, costume, possibilità di muoversi. Dal paese agricolo che era solo pochi anni prima, l’Italia divenne una moderna nazione industrializzata.
Il mutamento fu rapidissimo, e tale da generare nuove occasioni e anche nuovi squilibri: ma, in generale, uno dei suoi aspetti pi
ù rilevanti riguardò la necessità di realizzare un sistema di comunicazioni molto più rapido.
Le Poste non potevano rimanere indifferenti di fronte a un fenomeno simile; e , al di l
à di una serie di innovazioni che modificavano e miglioravano il servizio tradizionale, si attrezzarono anche per assecondare uno degli aspetti più vistosi del nuovo clima del boom: la velocità.
Siccome tutto diventava pi
ù veloce, si dovette andare incontro anche alle necessità di coloro che non avevano il tempo di recarsi in un ufficio postale e nemmeno, si pensava, quello di scendere dall’automobile (simbolo assoluto degli anni del “miracolo economico”, che videro lo sviluppo impetuoso della motorizzazione di massa).
L’introduzione delle cassette per l’impostazione rapida fu una delle novit
à più curiose e significative, sul piano del costume postale, di quegli anni. Si trovavano soprattutto nelle grandi città, laddove il problema del traffico , della difficoltà di parcheggiare, cominciava proprio allora a farsi sentire; erano collocate a bordo strada, sul limite dei marciapiedi, e consentivano di imbucare la corrispondenza semplicemente aprendo il finestrino della vettura. Nelle immagini dei primi anni sessanta compare una nuova Italia, fatta di gente che aveva bisogno di comunicare e aveva (o faceva mostra di avere) poco tempo a disposizione e molta fretta. Sono immagini metropolitane che riportano a un clima generalizzato di ottimismo e attivismo, lontane da quelle del decennio precedente, contrassegnato invece dalla fatiche e dalla durezze della ricostruzione.
Le cassette per l’impostazione “al volo” non ebbero vita lunghissima: il loro impiego decadde progressivamente, anche perch
é, col passare degli anni, le abitudini degli italiani si modificarono ulteriormente. Oggi, in tempi in cui la corrispondenza tradizionale è stata ampiamente soppiantata da nuove forme di comunicazione istantanee, appaiono una curiosità d’altri tempi. Una curiosità capace di riportarci a un’epoca che sembrava modernissima ma che appare invece, nei tempi dei telefoni cellulari, della posta elettronica e di internet, come una fotografia ingiallita dei nostri nonni.

(Estratto da: “
Poste. Dal cavallo a internet” (Giunti, Firenze)

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(Archivio Poste italiane)

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