Giambattista

Scirè

 

a cura di Giambattista Scirè (pp. 15-19, 79-123, 139-169, 217-247, 261-273, 301-329, 349-365)

Dopo la seconda guerra mondiale, compiutosi lentamente il processo di nazionalizzazione delle masse, le democrazie europee consolidano il loro assetto, come nel caso dell'Inghilterra e dei paesi nordici. Si afferma un po' in tutta l'Europa il concetto di Stato-nazione, di identità nazionale, imposto dalle élite dirigenti liberali e conservatrici, mentre il socialismo democratico occidentale inizia a discostarsi al marxismo e si apre a tematiche nuove. Contemporaneamente le rivoluzioni latino-americane ed euro-asiatiche, del Messico, del Nicaragua e della Cina, rendono palese l'anacronismo di posizioni politiche conservatrici, fondate ancora sul privilegio di classe. I nazionalismi, i fascismi e i militarismi di Italia, Spagna, Urss e Giappone si diffondono con grande rapidità e mobilitano ampie masse, attraverso una vasta propaganda politica e culturale.

Nuovi equilibri:

speranze e attese

(1920-1930) volume 3

La Grande Storia del Novecento. L'immagine di un Secolo,

  1. A.Mondadori,

Milano 2005