Giambattista

Scirè

 

“Europa”, 22 ottobre 2005


Cattolici, laici e Sinistra indipendente


di Franco Leonori

La democrazia alla prova, il volume di Scirè, con una introduzione analitica di Mario G. Rossi, affronta tre temi di fondo. Il primo riguarda Mario Gozzini e le origini del Dialogo alla prova, legato ad un filone di cultura cattolica particolarmente vivoa Firenze, negli anni che vanno dal 1945 al 1962. Il secondo riguarda ancora il dialogo alla prova, ma incentrato sul rapporto tra cattolici e comunisti, negli anni che vanno dal 1963 al 1966. La terza parte riguarda la nascita della Sinistra indipendente. Due sono i fili conduttori di quest’opera. Uno è la personalità complessa e di grande rilievo di Mario Gozzini; l’altro è quello legato al tema del rapporto tra cristiani e laicità della politica e del dialogo tra cattolici e comunisti. Mario Gozzini ripropone ragioni e posizioni di grande rilievo storico e politico, come quelli di Dossetti e di La Pira, e personalità di straordinario impegno come Ernesto Balducci. Punto di riferimento e di approdo non solo di Gozzini, ma della parte più importante dei cattolici impegnati nel dialogo (La Valle, Brezzi, Lazzari, Romanò, Ulianich, etc.) è la storia della nasctia della Sinistra indipendente, nella quale si ritrovarono forze laiche e progressiste che, guidate da Parri, proponevano una soluzione anche parlamentare, attraverso la quale gli indipendenti lavorassero per la fine di una democrazia bloccata e per l’inserimento anche dei comunisti nel gioco democratico. Forze che, oltre ad incontrare quel filone del mondo cattolico rappresentato da Gozzini e dai suoi amici, si collegavano con un altro più antico, che rappresentava la coraggiosa e singolare esperienza, attiva già nel periodo della Resistenza, quella della Sinistra cristiana. Dopo lo scioglimento di essa, i suoi rappresentanti, Ossicini, D’Amico, Napoleoni, etc., avevano fornito, a livello teorico e politico, una testimonianza dell’importanza di un ruolo laico dei cristiani in politica, non moderato, non integralista, aperto al dialogo e pronto allo sblocco della democrazia italiana quando la situazione internazionale l’avrebbe permesso. “Azione a lungo tempo” scrisse Ossicini a Ferruccio Parri, “perchè finalmente cessi in Italia una democrazia bloccata e si arrivi ad un’alternanza democratica, che è quella tra moderati e conservatori da un lato e progressisti dall’altro, al di là di unità forzate o di rigidità ideologiche”. Tra l’altro, non va sottovalutata l’importanza della testimonianza degli uomini del dialogo alla prova e di coloro che Scirè chiama gli “eredi della Sinistra cristiana” nella stagione del Concilio Vaticano II, e per le prospettive di ulteriore dialogo che aprì in quella stagione.